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IL PAESAGGIO DI SAPPADA

“… se un pittore potesse colorire al naturale questo paesaggio con quelle vette che a guisa di torrioni piramidali gli si innalzano intorno, colle case che sembrano cataste di travi sorgenti dai prati… lo si direbbe una fantasia.”

(Angelo Arboit, Memorie della Carnia, 1871)

Due nomi, un luogo unico: Sappada è un’isola linguistica di matrice tedesca (da cui il nome Plodn) nell’Alta Valle del Piave (fiume che nasce proprio qui)  al confine con l’Austria, tra il Comelico e la Carnia. Due nomi, quindici borgate: da Hoffe – dove si trova il Laite – lo sguardo può spaziare verso la valle e le cime che la circondano.

“Le stagioni dettano i nostri menu”, dice Fabrizia. Per la Sappada del turismo un tempo erano due, quella estiva e quella invernale. Al Laite trionfano tutte e quattro, ciascuna con i suoi prodotti, i suoi profumi, i suoi sapori. Quando Sappada veste la livrea autunnale, nel  menu del Laite ritornano i funghi, la selvaggina, le castagne…

L’inverno a Sappada offre la possibilità di scegliere tra tantissime attività per tutta la famiglia:  sci alpino e sci nordico, camminate con le ciaspe, arrampicata sulle cascate di ghiaccio… Ma ha il suo fascino anche una passeggiata negli angoli più suggestivi delle borgate.