ROBERTO
LO RICORDIAMO COSÌ…
Un piccolo barman – come lo abbiamo visto nell’album di famiglia, dieci anni o poco più, a preparare coppette di gelato – è diventato, prima al Keisn e poi al Laite, un grande ristoratore. Profondo conoscitore del mondo del vino, ha una sensibilità istintiva per gli abbinamenti. Passione e competenza che verranno premiati nel 2015 dalla Guida “I Ristoranti d’Italia dell’Espresso” con un titolo prestigioso, quello di Sommelier dell’anno.
Sommelier, certo, ma non solo. Roberto è stato per trent’anni uno straordinario padrone di casa, un personaggio iconico, sbalorditivo per la sua competenza in materia di vini e distillati; capace tuttavia di mettere gli ospiti a loro agio, di accompagnarli alla scoperta della cucina di Fabrizia, presentando piatti e vini in sapiente abbinamento con gioiosa professionalità.
Oggi Roberto non c’è più, ma nelle sale del Laite permangono la magia e il calore di quell’atmosfera unica che lui con tanto amore ha saputo creare, seguendo la ristrutturazione giorno dopo giorno e curandone anche i minimi dettagli.